Concerto del laboratorio barocco
Sat, 15 Jun
|Piacenza
Musiche di A. Corelli, F. Geminiani, C. Avison Allievi del Conservatorio Nicolini a cura di Marco Pedrona
Time & Location
15 Jun 2024, 11:00 – 13:00
Piacenza, Via Serafini, 14, 29121 Piacenza PC, Italia
About the event
Una delle forme compositive che ha caratterizzato maggiormente la seconda metà del
Seicento italiano è il Concerto grosso.
Il termine fu coniato da Arcangelo Corelli per sottolineare l’originalità della struttura
dell’organico da lui ideato: il complesso da camera è composto dal concertino o soli, ovvero
un piccolo gruppo di strumentisti ad arco, che dialoga con il resto dell’orchestra, detta
ripieno. Generalmente la compagine comprende dai dieci ai quindici elementi e richiede
un livello esecutivo solistico importante per ogni singolo musicista.
L’op. 6 di Corelli viene considerata il più alto esempio di equilibrio sonoro fra il concertino e
il tutti, oltre che l’origine del moderno sinfonismo. Di quest’opera verranno eseguiti due
concerti grossi: il n. 4 si apre con un Adagio di sole quattro battute, in preparazione di un
allegro molto brillante giocato su un dialogo dei due violini solisti.
Il n. 8 è sicuramente più celebre: la “Pastorale” che conclude la composizione, idea presa dal
Concerto grosso op. 8 n. 6 di Giuseppe Torelli, ricorda il colore della cornamusa e
l’atmosfera tipica del Natale.
Degli allievi di Arcangelo Corelli, possiamo sicuramente citare Francesco Geminiani.
Famoso è il lavoro che il lucchese compì sulle Sonate da chiesa corelliane (Sonate a Violino e
Violone o Cimbalo op. 5) trasformandole in Concerti grossi.
Particolare del suo stile compositivo era infatti l’uso, per alcuni quasi esagerato, di
abbellimenti, in contrapposizione alla linea pulita ed elegante tipica del suo maestro.
Geminiani elaborerà più volte composizioni di Corelli, aggiungendo elementi personali e
timbrici, oltre a modificare l’organico ed inserendo la viola nel concertino.
L’ammirazione per il compositore romagnolo, insieme al lavoro di elaborazione delle
opere compositive e la pubblicazione di “The Art of Playing on the Violin” lo hanno
trasformato nel maggior divulgatore della scuola corelliana: Francesco Geminiani
risiedette a Londra dal 1714 e in qualità di didatta ebbe l’opportunità di tramandare la
musica strumentale barocca all’estero.
Suo allievo fu il compositore inglese Charles Avison, il quale acquisisce a piene mani lo stile
corelliano. Dei suoi lavori più celebri verrà eseguito il quinto concerto grosso dei “12
Concertos in 7 parts done from 2 Books of Lessons for Harpsichord. Composed by Sigr.
Domenico Scarlatti with additional Slow Movements from Manuscript Solo Pieces” composto
nel 1744, ogni movimento prende spunto da una diversa Sonata per clavicembalo di
Domenico Scarlatti, rimodulata secondo le sonorità del Concerto grosso, gli insegnamenti
di Geminiani e la tradizione della musica barocca italiana.