Magnolfi Alberto
Teoria dell'armonia e analisi
Alberto Magnolfi (Firenze 1961), avviato giovanissimo per vocazione allo studio della musica, consegue i diplomi in Pianoforte (1983, scuola di Lelia Scarlino, Giovanni Cicconi) e Composizione (1985, scuola di Carlo Prosperi) presso il Conservatorio «Luigi Cherubini» di Firenze, entrambi con il massimo dei voti. Frequenta i corsi di direzione corale presso la Fondazione «Guido d’Arezzo», conseguendo la qualifica di Direttore di Coro (1987, docenti: René Clemencic, Roberto Gabbiani). Si perfeziona quindi in composizione con Armando Gentilucci e in analisi musicale con Romano Pezzati. Studia inoltre Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Firenze, laureandosi con una tesi sul Secondo Libro de Madrigali di Marco da Gagliano (1993, relatore Franco Piperno), ancora con il massimo dei voti.
È premiato in numerosi concorsi di composizione, tra cui Valentino Bucchi (Roma 1979), Belveglio (Asti 1984), Grammatio Metallo (Avellino 1984), Antonio Bacchelli (Livorno 1993), Mario Bernardo Angelo Comneno (Roma 1998). Dal suo catalogo di opere, tutte eseguite in prestigiosi auditoria in Italia e all’estero, si ricordano: Nove Aforismi, Concertante, Tre canti sacri, Carmina, Synthesys. Quest’ultimo lavoro è registrato dall’E.co. – Ensemble per l’Esperienza Contemporanea in un CD edito da Fonè (Livorno 1994).
Dal 1994 è membro della Società Italiana di Musicologia (S.I.d.M.) e, dal 1995 al 2015 attivo all’interno del Gruppo di Analisi e Teoria Musicale (G.A.T.M.) presso l’Università degli Studi di Bologna. È autore di numerosi saggi e articoli di argomento musicologico e didattico, pubblicati in riviste e volumi miscellanei, tra cui si segnala L’opera didattica di Carlo Prosperi, compreso nel volume Carlo Prosperi e il Novecento musicale da Firenze all’Europa (ed. Polistampa, Firenze 2007), primo contributo critico e analitico a una serie di inediti scritti teorici lasciati dal maestro compositore.
I suoi interessi, da sempre diretti verso l’arte musicale di tutti i tempi e il generatore atto creativo, si concentrano recentemente sull’epoca pre-tonale, dal punto di vista sia della practica (con trascrizione moderna di dimenticate o misconosciute composizioni di vari autori), sia della teoria (mediante lo studio delle opere del Quattro/Cinquecento alla luce delle sole cognizioni dell’epoca e non anche delle posteriori acquisite conoscenze). Nel 2015 esce, a cura dello stesso, l’edizione in lingua italiana dello studio di Bernhard Meier, I Modi della polifonia vocale classica descritti secondo le fonti, ampliata con Prefazione, Apparato tecnico-critico, Premessa, Bibliografia e Indici (ed. LIM, Lucca).
Nominato più volte membro esterno agli esami di Composizione presso il Conservatorio di Musica «Luigi Cherubini» di Firenze, insegna nel biennio 2022-2024 Teoria dell’armonia e analisi presso il Conservatorio Statale di Musica «Francesco Venezze» di Rovigo e dall’anno accademico successivo, quale vincitore di concorso, presso il conservatorio «Jacopo Tomadini» di Udine e «Giuseppe Nicolini» di Piacenza, dove si trova attualmente.